L’approvazione della legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024) quest’anno ha introdotto alcune novità in materia fiscale e di lavoro e confermato altre disposizioni già presenti lo scorso anno. Di seguito il dettaglio degli interventi di maggior rilievo.
Modalità di calcolo dell’Irpef: vengono confermate le aliquote Irpef previste per l'anno 2024 (23% fino a 28.000 euro di reddito, 35% oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro, 43% oltre 50.000 euro). Anche la detrazione per lavoro dipendente relativa a redditi non superiori a 15.000 euro, così come il trattamento integrativo, vengono mantenuti con gli stessi valori e regole previsti per l’anno 2024.
Non viene confermata invece la riduzione contributiva del 6/7%, tuttavia viene riconosciuta una somma, che non concorre alla formazione del reddito, determinata applicando al reddito di lavoro dipendente una delle seguenti percentuali:
- 7,1% per redditi fino a 8.500 euro;
- 5,3% per redditi compresi fra 8.500 euro e 15.000 euro;
- 4,8% per redditi oltre i 15.000 euro.
Per i titolari di reddito di lavoro dipendente superiore a 20.000 euro, spetta invece un’ulteriore detrazione dall’imposta lorda di importo pari a 1.000 euro, per redditi compresi fra 20.000 euro e 32.000 euro; tale detrazione va a diminuire gradualmente fino ad azzerarsi per i redditi compresi fra 32.000 e 40.000 euro.
Detrazioni per familiari a carico: Si prevede che la detrazione per figli a carico di 950 euro si applichi esclusivamente con riferimento ai figli di età inferiore a 30 anni, salvo nel caso di disabilità accertata; viene limitata ai soli ascendenti la detrazione riconosciuta per i familiari conviventi diversi dai figli.
Fringe benefit: si conferma per gli anni 2025, 2026 e 2027 l’innalzamento a 1.000 euro per la generalità dei lavoratori dipendenti e a 2.000 euro per i lavoratori con figli a carico del limite di esenzione dal reddito imponibile del valore dei beni ceduti/servizi prestati al lavoratore medesimo e/o delle somme rimborsate dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche di acqua, luce e gas, delle spese per l’affitto della prima casa e degli interessi sul mutuo per la prima casa.
Tassazione finge benefit per auto concesse in uso ai dipendenti: per gli autoveicoli concessi in uso promiscuo è previsto un nuovo sistema di valorizzazione convenzionale collegato all’alimentazione del veicolo. Nello specifico, occorrerà distinguere la tipologia di veicoli in base a tre nuove fasce, con altrettante percentuali di tassazione: veicoli elettrici 10%, veicoli plug - in ibridi 20% ed altri veicoli 50%. Le nuove percentuali si applicheranno esclusivamente ai veicoli di nuova immatricolazione, quindi successiva al 01/01/2025, che siano concessi in uso successivamente a tale data; qualora la nuova assegnazione dell’auto riguardi un veicolo già immatricolato nel 2024 o in anni precedenti troveranno applicazione le vecchie regole.
Tracciabilità delle spese: le spese di vitto e alloggio, nonché i rimborsi analitici delle spese per viaggio e trasporto effettuati mediante autoservizi pubblici non di linea, sostenute per le trasferte dei dipendenti ovvero corrisposti a lavoratori autonomi saranno deducibili ai fini delle imposte sul reddito unicamente se effettuate con metodi tracciabili.
Decontribuzione per le lavoratrici madri: viene riconosciuto, a decorrere dall’anno 2025, un esonero contributivo parziale della quota dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici dipendenti e delle lavoratrici autonome che non abbiano optato per il regime forfetario, che siano madri di due o più figli e che abbiano una retribuzione o un reddito imponibile ai fini previdenziali non superiore a 40.000,00 euro su base annua. L’esonero è riconosciuto fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo ovvero, a decorrere dall’anno 2027, se madri di tre o più figli, fino al mese del compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo e non spetta, per gli anni 2025 e 2026, alle lavoratrici già beneficiarie dell’esonero di cui alla legge di Bilancio 2024.
Congedo parentale: per le lavoratrici e i lavoratori dipendenti che hanno cessato il congedo di maternità o paternità a partire dal 1° gennaio 2024, l’indennità del congedo parentale viene elevata all’80% della retribuzione per 3 mesi entro il sesto anno di vita del bambino.
Nuovi requisiti per accedere alla NASpI: dal 01/01/2025, ai fini del diritto all’indennità, deve intercorrere un lasso di tempo minimo tra le dimissioni volontarie da un rapporto di lavoro a tempo indeterminato e la cessazione involontaria del contratto successivo che dà diritto alla NASpI; più precisamente, il lavoratore che si dimette e viene assunto da un altro datore di lavoro nei 12 mesi successivi alle dimissioni, ed in seguito da questo licenziato, NON potrà percepire l’indennità se il nuovo rapporto di lavoro non è durato almeno 13 settimane.
Detassazione dei premi di risultato: Per i premi e le somme erogati nell’anno 2025, 2026 e 2027, si conferma la riduzione dal 10% al 5% dell’aliquota dell’imposta sostitutiva sui premi di produttività, di cui all’art. 1, co 182, L. 208/2015.
Rifinanziamento bonus giovani e donne: Viene previsto il rifinanziamento dei bonus giovani e donne introdotti con il D.L. n. 60/2024. Si ricorda che:
- il bonus giovani riconosce ai datori di lavoro privati che, dal 01/09/2024 e fino al 31/12/2025, assumono personale under 35 mai occupato a tempo indeterminato con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, l’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, per un periodo massimo di 24 mesi, nel limite massimo di 500 euro mensili per ciascun lavoratore;
- il bonus donne riconosce l’esonero, per un periodo massimo di 24 mesi, del 100% dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro nel limite massimo di 650 euro mensili per ciascuna assunzione a tempo indeterminato effettuata dal 01/09/2024 e fino al 31/12/2025, che rientri in una delle nelle seguenti categorie: donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, residenti nelle regioni della Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno, oppure donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti.
Agevolazione per le nuove assunzioni di lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato: la super deduzione prevista per il 2024 (maggiorazione pari al 120% o 130% in caso di soggetti appartenenti a categorie svantaggiate) viene prorogata; si ricorda che tale agevolazione consiste in una deduzione fiscale maggiorata e avrà pertanto riflessi sulla contabilità del costo del personale.
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